La Foresta di Sant'Antonio è stata parte della vicina Vallombrosa fino al 1976, quando è avvenuta la separazione e il passaggio alla Regione Toscana che ne ha delegato la gestione alla Comunità Montana Pratomagno poi alla Comunità Montana della Montagna Fiorentina, all'Unione dei Comuni della Montagna Fiorentina e oggi all'Unione dei Comuni Valdarno-Valdisieve.
La Foresta di Sant’Antonio, con la sua vasta gamma di habitat, ospita una fauna straordinariamente varia e abbondante. Questo angolo di natura, immerso nel cuore di Reggello, è un vero paradiso per gli amanti della natura e della fauna selvatica, offrendo l’opportunità di osservare una moltitudine di specie animali nel loro ambiente naturale.
Tra gli ungulati che popolano la foresta, possiamo trovare il capriolo, il daino e il cinghiale. Questi animali, con la loro grazia e potenza, rappresentano una parte essenziale dell’ecosistema locale. Ma la foresta ospita anche una varietà di “mammiferi minori” altrettanto affascinanti, come la lepre comune, il tasso, il ghiro, l’istrice, la faina e la volpe. Questi piccoli mammiferi contribuiscono a mantenere l’equilibrio ecologico della foresta.
La foresta è anche un paradiso per gli appassionati di birdwatching. Tra gli uccelli più comuni si possono avvistare la cincia mora, la sterpazzola, il codirosso, il picchio muratore e il merlo acquaiolo. Uccelli di maggiori dimensioni come la cornacchia grigia, il fagiano, il cuculo, l’upupa e la ghiandaia aggiungono ulteriore vivacità ai cieli sopra la foresta. I rapaci, tra cui il gheppio, la poiana, lo sparviere, il barbagianni, la civetta, il gufo comune e l’allocco, sorvegliano maestosamente il territorio dall’alto.
Tra gli anfibi, la salamandra pezzata, l’ululone a ventre giallo e il rospo comune sono abitanti tipici dei luoghi umidi della foresta. La varietà di rettili è altrettanto impressionante, con specie come la biscia dal collare, il saettone, il biacco e la vipera comune che strisciano silenziosamente nel sottobosco.
La foresta è inoltre ricca di insetti, che formano un’entomofauna incredibilmente diversificata. Tra i grandi predatori, l’orso bruno e la lince, sebbene scomparsi da lungo tempo, fanno parte della storia faunistica del luogo. Degna di nota è la ricomparsa del lupo appenninico, un segno positivo della vitalità e della resilienza dell’ecosistema della foresta.
Esplorare la Foresta di Sant’Antonio significa immergersi in un mondo dove la natura regna sovrana, e ogni angolo offre nuove meraviglie da scoprire. Che tu sia un esperto naturalista o un semplice amante della natura, la foresta ti accoglierà con la sua straordinaria biodiversità, offrendoti un’esperienza indimenticabile e ispirante. Vieni a scoprire la magia della Foresta di Sant’Antonio e lasciati incantare dalla sua fauna straordinaria.