Cos'è
Nata a Milano il 10 settembre 1930 da Alberto Segre e Lucia Foligno, per il fatto di essere ebrea – per quanto di famiglia “agnostica” e perfino fatta battezzare obtorto collo dal padre – nel 1938 Liliana Segre si ritrova espulsa dalla scuola elementare a causa delle leggi razziali (o “razziste”, nelle sue parole). Rimasta orfana di madre nei primi mesi di vita, dopo aver affrontato da sola le prigioni di Varese e Como, è arrestata col padre nel 1943 e con lui entra in quella di San Vittore a Milano. il 30 gennaio del 1944 da lì, passando per la Stazione Centrale, sono condotti al famigerato binario 21 e caricati sul vagone merci che li porta ad Auschwitz-Birkenau. Lì, il padre e i nonni paterni vengono bruciati nei forni, mentre lei riesce a sopravvivere al freddo e alla fame e a fuggire dal campo a piedi, come in un esodo. Dopo il rientro in Italia, nel silente imbarazzo dei suoi concittadini, tiene dentro di sé il trauma dell’esperienza. Fino a quando, a distanza di 45 anni, dopo l’esperienza della maternità e quella di una profonda depressione, non le è più possibile farlo, e decide di parlarne pubblicamente, in particolare nelle scuole.
Presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2024 (Special Screening), Liliana di Ruggero Gabbai è un ritratto completo e ampiamente autorizzato, in cui si alternano tre piani temporali di racconto. Oltre a ripercorrere, a beneficio di tutti, la sua parabola eccezionale e la trasformazione, tardiva eppure naturale, in testimone della Shoah e simbolo dell’antifascismo, il film indaga un tema essenziale e poco trattato, per lo meno nel nostro cinema: il rapporto tra la generazione dei sopravvissuti ai campi e quella dei loro figli. Un documento dal valore inestimabile.
A chi è rivolto
A tutta la cittadinanza
Luogo
Cinema Teatro Excelsior
Via Dante Alighieri 7 - 50066 reggello
Costo
Ingresso unico 5 €