Curiosità

Le Balze del Valdarno

In un tempo molto lontano, circa 2 milioni di anni fa (Pleistocene), la conca del Valdarno era un grande lago d’acqua dolce largo circa 8 km e lungo circa 40 km, delimitato dai Monti del Pratomagno e del Chianti. Nel corso dei secoli il clima si fece più temperato, il mare che copriva gran parte della Toscana si ritirò e i sedimenti colmarono lentamente il lago, mentre l’Arno e suoi affluenti scavarono e levigarono quelle che oggi chiamiamo Balze.

Foresta di Sant'Antonio

Area Naturale Protetta di Interesse Locale compresa nella Catena del Pratomagno. La Foresta di Sant’Antonio si estende per circa 900 ettari, tra i 600 e i 1490 metri s.l.m. E’ attraversata da una rete sentieristica che la collega anche alla Riserva di Vallombrosa con cui ha condiviso a lungo la storia. Dal 1975 appartiene alla Regione Toscana che ne ha affidato la gestione all’Unione dei Comuni della Montagna Fiorentina e nel 1997 il Comune di Reggello ha istituito l’ANPIL per la fruizione didattica e turistica.

Albero più alto d'Italia

Gli “arbonauti” di SuperAlberi nel 2016 hanno misurato le piante più alte della nazione con la tecnica del tree-climbing, l’arrampicata in pianta. E hanno scoperto nella Foresta di Vallombrosa l’albero più alto d’Italia, un abete di Douglas di 62,45 metri chiamato “The Italian Tree King”.  Di poco più basso anche il secondo classificato, che si trova a poca distanza dal primo. Il territorio di Reggello vanta anche il record della sequoia più alta d’Italia che si trova nel Parco di Sammezzano (di proprietà privata al momento non visitabile).

Arboreto Sperimentale

La Riserva ospita uno tra i più noti Arboreti Sperimentali d’Europa, nel quale convivono più di 3000 esemplari di oltre 1000 entità botaniche, appartenenti a 85 generi e provenienti da diverse parti del mondo. Nei mesi estivi è imperdibile una visita guidata, un viaggio unico tra alberi e arbusti autoctoni e esotici istituito 150 anni fa.

Foresta di Vallombrosa

Dopo la creazione del Regno d’Italia la foresta di Vallombrosa è passata allo Stato e nel 1977 è stata dichiarata Riserva Naturale Biogenetica gestita fino al 2016 dal Corpo Forestale dello Stato e successivamente dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Vallombrosa. Un’area protetta di 1.279 ettari la cui gestione è finalizzata a mantenere e incrementare il già elevato livello di biodiversità.

La Setteponti

Percorrendo la strada Setteponti si è invitati a viaggiare lentamente per ammirarne il paesaggio dipinto con olivete, vigneti e terrazzamenti affacciati sulla valle dove le Balze mantengono la memoria del preistorico lago. E a sostare, per ricercare i passi dei pellegrini e viandanti nelle pievi romaniche e negli antichi borghi. La via Setteponti segue i tracciati della Cassia Vetus romana, che trova origine nella ancora più antica via etrusca che collegava Fiesole a Arezzo, continuando poi il percorso per il pellegrino desideroso di arrivare a Roma.