Una specie aliena invasiva da conoscere
Cos’è e perché può rappresentare un pericolo
- ORIGINE
Asia orientale
(Cina, Corea, Giappone)
La pianta è stata introdotta in Europa nel XIX secolo per scopi ornamentali e come pianta da foraggio.
- CARATTERISTICHE
Appartiene alla famiglia delle Polygonaceae.
Ha un arbusto con altezza che varia da 1 ai 3 metri; steli forti, glabri, cavi, spesso con una sfumatura rosso scuro.
Le foglie si presentano rotonde o ovali, lunghe al massimo 20 cm, ristrette all'estremità in una punta.
I fiori sono bianchi, verdastri o rossastri, riuniti in grappoli multifiori, la fioritura è tra luglio e settembre.
- DIFFUSIONE
Incluso tra le 100 specie più invasive al mondo, si diffonde in nuovi ambienti per frammentazione dei fusti e dell'apparato radicale.
Densità fino a 228 steli per 1 MQ, tale da impedire l'accesso al corso d'acqua.
Una pianta può formarsi da pezzettini più piccoli di 1 cm di grandezza e 0.7 gr di peso.
- IMPATTI
Biodiversità: sostituisce la vegetazione autoctona
Erosione spondale: in inverno, seccandosi, lascia il suolo scoperto e quindi più esposto agli eventi meteorologici, aumentandone il dissesto.
- CONSIGLI UTILI
1) Non piantarlo!
2) Fai attenzione ai movimenti di terreno: involontariamente potresti contribuire a diffonderlo
3) Non disperdere nell'ambiente i residui: sono fonte di diffusione
4) Non utilizzare falciatrici o trincia, potresti diffonderne piccole parti
5) Rinverdisci con specie locali il suolo scoperto per limitarne l'insediamento
- INTERVENTI
1) TAGLIALO manualmente almeno 2 volte al mese da primavera all'autunno, per 5 anni consecutivi
2) COPRI con teli ombreggianti l'area sfalciata e lasciali sul posto per almeno 4 anni
3) PASCOLA con bestiame domestico: ovini e caprini sono gli animali più adatti
4) ACCUMULA il materiale in uno spazio ben delimitato
5) SMALTISCILO mediante abbruciamento nel periodo in cui è consentito
È necessario uno studio tecnico-scientifico approfondito e specifico che porti alla creazione di un protocollo ufficiale per il controllo della specie infestante.
Per queste motivazioni, slittano all’autunno prossimo i lavori di manutenzione ordinaria del torrente Resco per contenere proprio la proliferazione del Poligono del Giappone.
La decisione è stata presa in accordo con il Consorzio di Bonifica Alto Valdarno.
Tagliare questa pianta d’estate, in piena fase vegetativa, quindi, significherebbe moltiplicarla a dismisura.
