Il Sindaco, Benedetti insieme ad una delegazione di Sindaci della Provincia di Firenze, domani mattina alle ore 10.00, incontrerà il Prefetto di Firenze, Paolo Padoin e contestualmente gli restituiranno, simbolicamente, le proprie deleghe sulle funzioni di anagr
Il Sindaco di Reggello, Sergio Benedetti, aderisce allo sciopero indetto da Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per giovedì 15 settembre. Tutti i municipi d’Italia riuniranno i propri organi per protestare contro gli effetti della manovra del governo.
Benedetti, insieme ad una delegazione di Sindaci della Provincia di Firenze, domani mattina alle ore 10.00, incontrerà il Prefetto di Firenze, Paolo Padoin e contestualmente gli restituiranno, simbolicamente, le proprie deleghe sulle funzioni di anagrafe.
Il senso dell’iniziativa è quello di portare a conoscenza della cittadinanza quali potrebbero essere le conseguenze delle scelte adottate con le ultime manovre finanziarie dal Governo.
Si informa comunque la cittadinanza che l’ufficio Anagrafe del Comune sarà aperto al pubblico, ma che potrebbero verificarsi disservizi. Tutti gli altri uffici svolgeranno regolare orario di servizio e apertura al pubblico.
Di seguito la lettera aperta del Sindaco
I TAGLI AI COMUNI SONO TAGLI AI TUOI DIRITTI
Carissimi cittadini,
oggi dirò al Prefetto e al Ministro dell’Interno che questo Comune non è più in grado di dare i servizi ai cittadini. Chiuderò simbolicamente l’ufficio Anagrafe e stato civile.
Si tratta di una forma di protesta molto forte, contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti riguardano le istituzioni territoriali.
Non vogliamo peggiorare la qualità della vostra vita ma cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e di difendere i vostri diritti.
Oggi non è più possibile perché si preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere dove le risorse si sprecano realmente.
Ogni anno i Comuni hanno portato soldi alle casse dello stato per un totale di oltre 3 miliardi di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a chiudere i servizi.
Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che punto siamo arrivati e perché ognuno di voi possa rendersi conto che la protesta che i Comuni e l’ANCI stanno facendo non è la protesta della “casta” ma di chi lavora seriamente per rendere i nostri Comuni ed il nostro Paese sempre più solidi, competitivi e vivibili.
Se mi verrete a trovare vi aprirò le porte del vostro Comune.
Il Sindaco