La Foresta di Vallombrosa

LA FORESTA DI VALLOMBROSA: Riserva Naturale Biogenetica

 

Situata sul versante occidentale della catena montuosa del Pratomagno, la Foresta di Vallombrosa si estende per una superficie di 1.279 ettari ad altitudini comprese tra i 450 e i 1.450 m. s.l.m.

Estesa per intero sulla sinistra del torrente denominato "Borro di Lagacciolo", la riserva interessa un territorio dalla morfologia piuttosto accidentata, caratterizzata da notevoli pendenze, da frequenti incisioni, e, quindi, da esposizioni mutevoli.

La geologia è dominata da una formazione dell'Oligocene, costituita dall'alternarsi di grossi banchi di arenaria di diversa struttura e tessitura. Prevalgono le rocce scistose (galestri), mentre i banchi rocciosi compatti affiorano nelle esposizioni meridionali, soprattutto sulle sponde destre di alcuni fossi.

La foresta copre ininterrottamente il territorio (indice di boscosità 99% circa), svolgendovi un'insostituibile funzione idrogeologica. Per questo, numerose sono le sorgenti di acque freschissime, anche se per la maggior parte captate per scopi potabili. I corsi d'acqua, brevi e a carattere fortemente torrentizio, presentano magre quasi uguali a zero nei periodi siccitosi.

Oltre ad una numerosa e variegata fauna, la riserva ospita uno tra i più noti arboreti sperimentali d'Europa, nel quale convivono, in mirabile equilibrio, più di 3.000 esemplari di oltre 1.300 taxa, appartenenti a 85 generi e provenienti da diverse parti del mondo.

Nel complesso, la Foresta di Vallombrosa rappresenta, per la varietà floristica, un ecosistema di grande valore biologico, ambientale, estetico e didattico-scientifico.